11.2.09

Ritorno all'incapacità di giudizio

Ma il gruppo dirigente di An ha voluto far sentire la sua solidarietà a Gasparri. Arrivato in ritardo alla direzione di An, al suo ingresso in sala Gasparri è stato applaudito dai dirigenti del partito che hanno preso parte alla riunione. Tuttavia il ministro della Difesa Ignazio La Russa, reggente del partito, ha tenuto a specificare: «È un dovere di tutti abbassare i toni. E credo che oggi dalla direzione di An sia venuto un gran segnale di rispetto e un esempio di come queste materie debbano essere affrontate. Esprimo da parte di tutta An un sentimento di profonda sofferenza e l'invito ad una serena ma irrinunciabile perchè casi così riflessione su quanto la legge deve indicaretornino nell'alveo di normative precise che rasserenino le coscienze».
(Corriere della Sera, 11-02-2009)

Grassetto mio...le parole pesano, ogni singola parola che diciamo ha un sistema di significati molto ricco. e che possano esistere normative in grado di "rasserenare le coscienze" è un'eventualità, un'idea sempliciemente terribile.
Totale e assoluta fiducia nella legge, come uno ieratico dogma indubitabile da accogliere e rispettare in quanto verità emersa dal dialogo interno a spazi deputati.
Mah...ricordo Hegel e la massima libertà dell'uomo che si realizza nello Stato, laddove obbedire alla legge vuol dire essere massimamente liberi.
Ricordo Schmitt, ricordo tutti quelle teorie sul diritto del primo novecento che vedono la Legge come una monade spinoziana e un po' mi vien da tremare.
Perchè quando si FA la legge, ci si appella alla COSCIENZA individuale dei singoli parlamentari al momento del voto.
Quando la legge è FATTA, allora diventa un assioma al quale è dovere dei buoni cittadini sottomettersi in quanto prodotto della VOLONTÀ GENERALE.
C'è qualcosa che non torna...

"Non era uno stupido, era semplicemente senza idee [...]. E se questo è "banale" e anche grottesco [...] lontananza dalla realtà e quella mancanza di idee possono essere molto più pericolose di tutti gli istinti malvagi che forse sono innati nell'uomo [...] ...distinguere il bene dal male giudicavano completamente da soli, e lo facevano liberamente..."

(H. Arendt, "La banalità del male", Feltrinelli, Milano, 1964, pagg. 293 e segg.)

29.12.08

Please don't divorce us

Israele è tornato a farsi sentire, forse riparte la terza intifada, forse no, forse schiattano un po' tutti e basta...il sistema economico mondiale sembra sull'orlo del tracollo, in verità grazie a tutti gli occulati investimenti cinesi, al momento tutto si regge su di loro e quindi siamo al sicuro! (davvero, non è una battuta!).
Il Silvio nazionale si sta facendo i gran cazzi suoi e sembra di vivere alla vigilia di un golpe. Recrudescenze di violenze (fisiche e verbali) fasciste abbondano di giorno in giorno.
Ciò nonostante, l'unica cosa che mi va di segnalare oggi, così, per noia, presumo, è questa campagna su flickr delle coppie gay californiane che si erano sposate e ora con un referendum rischiano di perdere quel poco che avevano ottenuto.
A me l'idea è piaciuta. Tutto il resto, onestamente, mi dà il vomito.

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/matrimoni-gay/1.html

11.11.08

Inquietante

Rileggevo il messaggio del post di ieri..."...ho il cazzo doppio e grande.."
IL CAZZO DOPPIO???????????????????
cos'avrà voluto dire??
Inquietante la cosa. il cazzo doppio rispetto a qualcosa? allora ci vorrebbe un termine di paragone.
doppi del mio? e che ne sa? doppio rispetto a una lattina di red-bull? terribile! doppio rispetto alla media? uhm....concetto alquanto vago, quello di media...
altra ipotesi: ho il cazzo doppio. Punto. Cioè: ho due cazzi! incredibile. Sempre più inquietante...peccato che la sega in cam, a me, non piaccia per nulla, altrimenti avrei anche accettato solo per dirvi, poi, che cosa voleva dire il nostro sconosciuto.
Ma resterà un mistero.
(Se qualcuno ha altir suggerimenti, sono smepre ben accetti!)

10.11.08

Giusto per non sbagliarsi

Entro nel mio omo-profilo virtuale e trovo un messaggio nuovo (evento degno di nota! n.d.A.).
Ve lo posto perché direi che merita...

"assolutamente da scoparci..senza pretese di vedere viso, solo puro sfogo animale di orgasmo..puro divertimento..ti farò gridare dal piacere..ho troppa voglia di segarme cn te in cam..te va de trasgredire cn me? [qui c'era il contatto msn della persona, che ometto per motivi di privacy, n.d.A.] (mio msn)
ho il cazzo doppio e grande..e un culo ke te farebbe sbavare..nn resti deluso fidati..aggiungimi..divertiti cn me"

se non altro un tipo chiaro e senza mezzi termini...però sono cose che, almeno a me, un po' bloccano la digestione del caffè la mattina....mah.

8.11.08

tic tac fa l'orologio...

tic tac facevano una volta gli orologi con le lancette vere in sottile alluminio.
e facevano rumore gli orologi: chi più chi meno, però facevano rumore, accidenti! e questo era molto molto utile perchè almeno costantemente ci si ricordava che il tempo passa e non ritornerà. era un richiamo costante, involontariamente aiutava molto a non fermarsi, perchè chi si ferma è perduto, perchè ogni lasciata è persa e soprattutto perchè il tempo, lui che scorre lineare sempre avanti e avanti e avanti, quel signore lì, proprio lui, non ci aspetta e va avanti.
e io seduto sulla mia sedia di casa a fissare fuori dalla finestra l'unico sempreverde di questo parco, per non pensare che la vita è un continuo ripetersi ciclico delle cose, cercando di convincermi che è tutto un andare avanti, verso l'alto, ma fondamentalmente sempre uguale. e io sto fermo e seduto e penso che se avessi, invece di questo orologio digitale davanti a me, se avessi un orologio vero, non me ne starei qui seduto ad aspettare una telefonata che non arrivrerà, una telefonata di chi neanche mi conosce, di chi ancora non sa che ci sono, che sono qui e che vorrei essere con lui.
e sto fermo a pesare che devo cambiarmi e uscire, che fa bene prendere un po' d'aria. ma ci rinuncio e aspetto che il tempo passi senza fare nulla per chè mi aspetti, lasciando tutto al caso. che funziona molto bene, il caso, ha sempre funzionato benissimo, un artificio d'eccellenza. ma lento e questo ti frega. e il caso ho il suo, di tempo, non ha fretta e non prende mai la via più breve, ma sempre la più lunga e io che sono pigro mi ci faccio cullare aspettando. e dovrei essere già chissà dove e sono ancora qui sulla mia sedia ad aspettare una telefonata d'amore e un viaggio per un posto mai visto e l'abbraccio di un uomo che amo, che sarò io, a quel punto e la mia mano scrive ma vorrebbe prendersi cura di me. vorrei prendermi cura di me.
e aspetto il telefono
tic tac
è passato un altro minuto
spengo tutto.
vorrei conoscerti, ma chiassà quando.
chissà chi
dove
quando
te, a caso.
io, a casa.
e tic e tac il tempo va avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti avanti.

20.5.08

Grande ritorno

Un grande ritorno sulle scene, in grande stile, senza parole ma solo con una canzonetta (perché sono solo canzonette, ricordatelo!) che questa sera l'amico Irish mi ha fatto ascoltare...già...the good times are killing me...e va bene così, e fuori piove come fosse ottobre ma non lo è, ed erano secoli che non tornavo a casa così presto e la maledizione dell'orologio biologico colpisce ancora, ancora, ancora...beata narcolessia.

8.3.08

Che figli di buona donna!



si, lo so, ultimamente comunico solo tramite viedo, però sto video è allucinante: l'ennesima conferma che a fare il militare o devi essere matto, o comunque ci diventi...
un motivo in più per rinforzare il mio sentimento anti-autoritario e non-violento.
che figli di puttana
to let